domenica 8 marzo 2015

Cross della Pellerina 2015

Continua l'attività frenetica della Torino Capitale dello sport europeo per l'anno 2015 e ovviamente i Master nazionali Fidal non poteva che tenersi nel capoluogo piemontese; e quale miglior cornice per questo evento se non uno dei polmoni verdi della città: il parco della Pellerina. 




Al nostro arrivo il colpo d'occhio ci rimanda subito ai fantastici tornei cavallereschi che si tenevano nel medioevo, numerose sono le tende piazzate dalle società (alcune hanno anche le bandiere societarie) all'interno non ci sono i cavalieri ma gli atleti che con dovizia quasi militaresca si stanno preparando per il torneo, qua si corre divisi per categorie e le armi a nostra disposizione sono tra la scelta delle scarpe chiodate o quelle da trail (grandi dibattiti si aprono su questo dilemma).

 Il campo di battaglia è un anello di 2 km, un continuo sali e scendi, i cambi di ritmi sono continui ma la location lascia molto andare all'immaginazione; lungo il percorso non si è mai soli ,  gli incitamenti si sprecano e in alcuni casi mi sembra di aver sentito anche improperi da parte degli atleti erranti , che con i loro tacchetti cercavano d'infilzare gli avversari.
Gara molto dura ma anche divertente grazie alla presenza di molti atleti fuori regione, che si sono presentati a Torino non per fare una scampagnata (come ha ricordato un allenatore al proprio atleta durante la gara, preciso che l'atleta era il 2° in classifica) e per rendere onore alla gara hanno viaggiato a velocità molto elevate (nella batteria di Alessandro l'atleta in testa ha concluso il primo giro a 3,03 al km)  e come mi ha ben fatto notare il mio collega " Loro si che corrono veramente".
Comunque sia icolleghichecorrono (insieme ai cuginichecorrono) c'erano, usciamo dall'arena soddisfatti delle nostre prestazioni, pronti per altre gare in altri tornei, lascio penna e calamaio ad Alessandro.








Di questa gara campestre resteranno nella memoria collettiva alcune immagini. La prima è il colpo d'occhio impressionante che ti fa capire che stai comunque partecipando a un grande evento sportivo, la seconda è la qualità atletica dei partecipanti. Erano anni che in una gara diversa da quella che può essere una maratona o una mezza, si evidenzia un livello agonistico di questa portata. Per capire meglio a cosa mi riferisco,basta prendere la classifica e notare come il primo classificato degli M60 ha mantenuto una media di 3,30 min/km.
Poi ci sono immagini che invece mi hanno accompagnato in questa mattinata! La prima è questa:
Sono ancora a casa che sto facendo colazione, mi arriva questa foto sul telefono. Si parte per batterie, le ragazze della Venturoli sono già pronte, dalla finestra vedo il sole, ma da come sono vestite è meglio portare con se una maglietta, la metto subito in borsa! Grazie, alla fine mi è servita! L'aria era freschina.
Arriviamo col collega Davide, 10 minuti per trovare parcheggio, ci fanno capire che stamattina siamo tutti qua!
Ci avviciniamo al campo di gara, e qui la seconda immagine:
Fausto, Valerio, Lino e Raffaele, chiusi in un recinto, a girare in tondo, per scaldare i muscoli. Il tutto ricorda proprio un torneo medievale, in cui mancano solo i cavalli. Ma oggi non c è bisogno del quadrupede, c è gente che corre più forte. Li vedo concentrati e tesi il giusto. Riesco comunque a rubargli la terza immagine.
Fausto e Lino

Poi finalmente tocca a noi, e qui le immagini posso solo raccontarle! Nella mia categoria si parte fortissimo. Massimo a fine gara mi dirà: credevo di essere ultimo, anch'io ho avuto la sua stessa sensazione. Guardando poi le classifiche mi rendo conto che non ci siamo sbagliati di molto. Della Venturoli negli M40 corriamo in tre. Domenico arriva 79mo di categoria viaggiando sotto i 4/km, io 90mo viaggiando poco sopra i 4/km e Massimo 127mo mantenendo una velocità che in una gara "normale" gli avrebbe sicuramente permesso un miglior piazzamento. Il nostro ex compagno di squadra Raffaele, che di solito siamo abituati a vedere nei primi dieci, arriva 31mo di categoria. Insomma questi numeri servono solo a far capire qual' era il livello agonistico.
Credo che in questo tipo di competizioni, importante è dire C'ERO ANCH'IO.
Prima di salutarci un'ultima immagine:
Le ragazze della Venturoli, non stanche, della mattinata, si regalano, nel pomeriggio, una corsa dedicata solo a loro.
In fondo domenica era l' 8 marzo, e quale modo migliore che correre tutte insieme per celebrare questo giorno.
Bravissime e ancora AUGURI! 
Alla prossima e buone corse.
Alessandro

1 commento:

  1. Complimenti Colleghi , noi eravamo presenti come voi , ho visto atleti veramente forti ,al primo colpo d'occhio mi sembrava veramente tornato al medioevo con tutti quei gazebo piazzati , e come i cavalieri nel recinto a scaldarci senza cavallo , è stato un piacere correre questa gara anche se ho mangiato molta polvere (lasciata da i molti che mi precedevano) , alla prossima ciao.

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